Nemmeno il Covid-19 ha placato l’uomo violento: diciotto femminicidi durante il lockdown e un diciannovesimo oggi. Ma cosa possiamo fare per fermare e sconfiggere questa terribile violenza domestica?
I segnali ci sono sempre, i numeri da chiamare per essere aiutate sono tanti: con l’app YouPol è possibile pure segnalare in tempo reale i reati di violenza domestica agli operatori di Polizia di Stato; è possibile inviare una segnalazione a YouPol anche in forma anonima.
La violenza domestica non deve restare a casa, ma va segnalata in sicurezza, per esempio rivolgendosi direttamente al numero verde della nostra associazione, Telefono Azzurro Rosa (800 001122), in qualsiasi ora del giorno e della notte, o, per chi non fosse della provincia di Brescia, il numero nazionale 1522.
La vittima di violenza, se non è masochista, dovrebbe seguire i consigli che diamo sempre e, oltre a chiamare i numeri suddetti, dovrebbe conservare un diario dei fatti accaduti; conservare messaggi, chiamate, lettere, e-mail e tutte le altre prove relative allo stalking, che è l’inizio della violenza sistematica. Dovrebbe cambiare anche le abitudini per confondere il suo potenziale stalker, e dovrebbe creare una rete di aiuto informando amici, parenti, colleghi, datori di lavoro, eccetera.
Se la potenziale vittima si sente in pericolo, sarebbe opportuno che tenesse pronto uno zainetto per la fuga, per esempio nascondendolo in auto o da vicini o amici o in un posto segreto della casa.
Se la donna vittima di violenza ha dei figli minori, prima di allontanarsi dalla casa con costoro, per evitare una denuncia per sottrazione di minori, è opportuno che chiami il 112, in particolare se il maltrattante possiede armi.
Sono questi consigli spiccioli, ma utili il più delle volte per salvarsi la vita. Sarebbe bene, per esempio, non rivelare a nessuno l’intenzione di lasciare il partner violento e di chiedere aiuto a qualche associazione o centro Antiviolenza.