Da giorni, tutti noi volontari del Telefono Azzurro Rosa, ci chiediamo che fine abbia fatto Saman Abbas, la ragazza pakistana contrastata dalla famiglia per non volere un matrimonio combinato.
Se ne sente parlare sempre meno, forse proprio perché pakistana? Forse solo perché appartiene alla comunità pakistana? Saman è (vogliamo credere che possa essere ancora viva, anche se hanno terminato di cercarne il corpo) una ragazza di diciotto anni nata in Pakistan, giunta in Italia giovanissima, e ben inserita nella comunità di Novellara, amante della libertà e della vita, tanto da tentare di far capire ai propri familiari la sua scelta di amare un coetaneo, pure pakistano, ma non quello che avevano scelto i genitori.
Non possiamo permettere che lo straniero che vive in Italia non possa adeguarsi ai nostri valori più alti, come la liberà e l’autodeterminazione.
Riteniamo che non abbia avuto molto supporto questa giovane ragazza da noi italiani in particolare e, men che meno, da una comunità pakistana ben radicata in Italia. Dopo la sua scomparsa, pochi si sono attivati e mobilitati per manifestare la solidarietà nei confronti di questa vittima di una mentalità poco civile.
Quanti politici, quanti rappresentanti del dialogo con il mondo pakistano, si sono levati in difesa di questa giovane vittima di un fallimento dell’integrazione tra diverse culture?
Dove è l’onorevole Boldrini con i suoi amici? Perché non si sono inginocchiati di fronte a questo grave insulto nei confronti delle donne?
Noi vogliamo ancora sperare che Saman sia viva e che prima o poi torni tra noi. In tal caso l’accoglieremmo volentieri presso la nostra sede, e questo invito lo estendiamo anche tutte le altre “Saman” che si trovassero a vivere le stesse situazioni.