Penso a quella giovane e bellissima ragazza di 26 anni, Vanessa Zappalà, uccisa sul lungomare di Acitrezza nel Catanese, con vari colpi di pistola alla testa, dall’ex fidanzato che aveva denunziato per stalking.
Ecco, l’AVEVA DENUNZIATO con coraggio e determinazione: che altro doveva fare?
Che cos’altro può fare una ragazza piena di sogni e di speranze oltre che denunziare, perché quella persecuzione avesse fine?
Qual’è stata la risposta delle Istituzioni competenti, che ben sapevano che il soggetto deteneva un’arma regolarmente denunziata ?
In casi come questo non c’è che un unico rimedio possibile: BRACCIALETTO ELETTRONICO e obbligo di firma 2 volte al giorno in Caserma, o CARCERE duro.
Vogliamo porre fine a queste esecuzioni o aspettiamo che altre donne vengano trucidate?
Basta con queste aberranti violenze e diamo un significato alla solita frase “NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”.
Ma l’avete vista la foto di questa bellissima e dolcissima ragazza assassinata ? A me non dà tregua e, avendo lavorato 40 anni in Polizia, penso che avrebbe potuto essere salvata, come tantissime altre donne.
Non mi spingo mai così oltre, ma alla mia età voglio esprimere tutto il mio dolore per queste assurde morti.
BASTA, BASTA, BASTA!!! e non mi tocca che l’omicida si sia suicidato.
Ivana Giannetti – Presidente del Telefono Azzurro Rosa